La Dott.ssa Anna De Santis è Psicologa e Psicoterapeuta. Si laurea in psicologia presso l’Università di Roma “La Sapienza” e si specializza in psicoterapia breve ad indirizzo psicodinamico e delle principali psicoterapie autogene, con l’applicazione della psicologia in medicina. Lavora nel campo della psicoterapia da venti anni e partecipa a convegni e conferenze come relatrice di ricerche in psicosomatica >>>
GLI ATTACCHI DI PANICO E GLI ATTACCHI DI ANSIA: IL MALE DEL NOSTRO SECOLO, COSA SONO E COME SI CURANO CON IL METODO DEL "RESET PSICOLOGICO".
Molti imparano a controllarli. Alcuni li temono ed aspettano il prossimo attacco. altri credono che sia una condanna, perché quando ti vengono non te ne puoi più liberare.
Esiste il metodo innovativo e rivoluzionario creato dalla Dott.ssa Anna De Santis:
Questo metodo ti libera definitivamente dagli attacchi di panico e di ansia.
Bastano da una a cinque sedute e sei libero per sempre! Molte persone, attraverso questo metodo, sono riuscite a riprendersi la propria vita e a vivere serenamente.
Per Informazioni e Appuntamenti :
Tel. 347.6465458
Gli attacchi di panico sono una forma di malessere generalizzata, compaiono all’improvviso e spesso durano dai dieci ai venti minuti. I sintomi più frequenti si riconoscono in uno stato di profonda agitazione, tremore, senso di svenimento, fitte al torace, bocca secca, giramento di testa... >>>
LA PALESTRA DELLA MENTE C.O.DIP.
Allenarsi significa prevenire situazioni dolorose e conoscere ogni parte di sè con la piena consapevolezza di capire quello che ti capita.La mente come il corpo va allenata, rispettata e curata, se si vogliono evitare situazioni di emergenza. Una mente regolarmente allenata ti permette di vivere appieno la tua vita ed essere presente a te stesso, sempre. >>>
Rapporto genitori/figli: strategie e metodi educativi
Il difficile rapporto con i figli spesso crea sconforto e rabbia. Il genitore non riesce a comprendere i propri “errori”. Non riesce a trovare uno spiraglio, un appoggio utile per relazionarsi con loro, ma se adeguatamente preparato, riesce a vedere quei meccanismi indispensabili per il confronto costruttivo e la riuscita educativa del figlio. Innanzitutto, durante gli incontri, il genitore riesce ad individuare i suoi conflitti con le proprie immagini genitoriali, scaricarle, per poi iniziare un percorso educativo che va ben al di là del comando e della punizione, che, per dirla tutta, blocca il normale apprendimento educativo che si basa sulle regole basate sulle buone abitudini. I figli imitano sempre i genitori, fin dalla loro nascita. Per insegnare loro atteggiamenti positivi, è il genitore stesso che deve proporli attraverso il proprio comportamento positivo, perché ciò che i genitori non approvano non sono altro che il riflesso dei loro comportamenti che non riconoscono come propri. Detta così può sembrare riduttivo e semplice, ma, durante gli incontri, c’è tutto un mondo da scoprire e vivere in maniera completamente coinvolgente.
Essere genitori
Non è scontato che quando si diventa genitori si sappia, poi, fare mamma e papà, perché il ruolo di mamma e papà si impara a farlo. Cosa significa educare i figli? E’ un lavoro molto complesso e delicato, perché da quell’insegnamento dipende tutta la vita futura di quella persona. Fin da bambini i nostri ruoli vengono scanditi dai genitori, nel senso che la femminuccia deve avere determinati comportamenti, mentre il maschietto altri. Si educano i figli in riferimento ai comportamenti dei propri genitori: o si imitano in tutto e per tutto, oppure ci si comporta esattamente all’incontrario. Quello che abbiamo subìto dai nostri genitori puntualmente viene vissuto come un riscatto da quella sofferenza facendo e dando di tutto e di più al proprio figlio, ma la cosa più schiacciante, per un figlio, è quando il genitore voglia riscattarsi per qualcosa che non sia riuscito a raggiungere facendo di tutto per farlo raggiungere al figlio, insomma attraverso la vita del figlio cerca di aggiustarsi la propria.
Conflitti genitori - figli
I conflitti si creano quando il figlio si rifiuta di accontentare il genitore che cerca a tutti i costi di convincerlo e di convincersi che lo fa per il suo bene: organizzargli la vita. E la personalità del figlio? Che fine farà? Rimarrà in stand-by chissà per quanto tempo, o forse per sempre. Quanta rabbia e quanto rancore, a volte, si vive nel rapporto con i figli, solo perché loro si oppongono al volere dei genitori, che non sempre è quello giusto, e allora? Allora i genitori dovranno imparare a fare mamma o papa’.
Come si impara a fare mamma e papa’
Il GENITORE dovrà imparare a fare qualcosa che non ha mai fatto, perché non basta imitare inconsciamente o consciamente i propri genitori, perché le strategie migliori per un buon rapporto si imparano, non si improvvisano, il farlo ci può portare fuori strada. Educare per tentativi ed errori crea il rischio di procurare danni senza accorgersene. Quando un figlio ha comportamenti che non piacciono ai genitori li ha comunque imparati imitando uno dei due, diventa come una specie di specchio che riflette quello che i genitori trasmettono anche involontariamente, perché non è quello che si dice che passa, ma soprattutto il comportamento che, se non gratificante, viene rifiutato e condannato nel figlio che ha l’unica “colpa” di imitare.
Per tutto questo
Il corso si divide in tre livelli con i relativi attestati, ed in ultimo il diploma, attestante l’acquisizione del ruolo di mamma o papà. Ogni livello ha la durata di tre mesi con un incontro settimanale di due ore:
1° Livello
2° livello
3° livello
Possibilita’ di partecipare agli incontri di gruppo C.O.DIP per eventuali confronti e chiarimenti sulle tematiche trattate nel corso.
Per informazioni ed iscrizioni
Rivolgersi al 347.6465458
PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA QUI
Si pensa che quando si mette al mondo un figlio si sappia, poi, fare mamma e papà. Si diventa, invece, semplicemente genitori che molti lo usano come sinonimo di mamma e papà. Genitore vuol dire “produttore di geni”, fare mamma e papà vuol dire ricoprire un ruolo importante e significativo per la crescita e la riuscita nella vita della “nuova persona” messa al mondo. Di solito si ricalcano i comportamenti genitoriali, nella crescita di un figlio, anche se quei comportamenti possono risultare non adatti. Cosa fare allora? Ecco che un punto di incontro come la scuola per genitori, può essere utile non per apprendere modi diversi di educare un figlio, ma per comprendere e vivere il vero significato di quel ruolo.
Si pensa che quando si mette al mondo un figlio si sappia, poi, fare mamma e papà. Si diventa, invece, semplicemente genitori che molti lo usano come sinonimo di mamma e papà. Genitore vuol dire “produttore di geni”, fare mamma e papà vuol dire ricoprire un ruolo importante e significativo per la crescita e la riuscita nella vita della “nuova persona” messa al mondo. Di solito si ricalcano i comportamenti genitoriali, nella crescita di un figlio, anche se quei comportamenti possono risultare non adatti. Cosa fare allora? Ecco che un punto di incontro come la scuola per genitori, può essere utile non per apprendere modi diversi di educare un figlio, ma per comprendere e vivere il vero significato di quel ruolo.
Al "Salotto della cultura", spazio dedicato allo sviluppo sociale e culturale della città di Aprilia, in occasione della festa di San Michele, è stata presentata dalla associazione Codip, la prima SCUOLA PER GENITORI.
Lo scopo specifico della scuola per genitori , è quello di raggiungere la consapevolezza genitoriale e di scoprire il vero significato del ruolo di mamma e papà.
Questa iniziativa, prende vita da un progetto creato dalla Dott.ssa Anna De Santis, esperta psicologa e psicoterapeuta.La presentazione è stata tenuta
dalla sig.ra Angela Cerrocchi con l'ausilio della sig.ra Giuliana Giachini.